A seguito delle segnalazioni di spiaggiamenti di dischetti in plastica, giunte all'Area Marina Protetta anche attraverso i social network, è stata organizzata dall'Ente una giornata ecologica in adesione alla campagna #cacciaaldischetto, lanciata dall'associazione Clean Sea Life per la mappatura degli spiaggiamenti.
All'appello hanno aderito le associazioni ambientaliste Legambiente Isola d'Ischia e Marevivo Ischia e diversi volontari in forma privata che hanno dedicato una intera mattinata al ripristino delle condizioni degli arenili in un clima di perfetta collaborazione. Il 24 marzo sono stati recuperati 2.800 dischetti di plastica, oltre a rifiuti di ogni genere soprattutto in materiale plastico, fra la spiaggia della Chiaia di Forio e il litorale di Sant’Angelo.
All'aumentare delle segnalazioni, da indagini del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, si è scoperta la natura e la provenienza dei dischetti: "filtri a biomassa adesa" utilizzati per la depurazione delle acque reflue e spiaggiati in seguito al cedimento strutturale di una vasca di un impianto di depurazione in prossimità del fiume Sele, in Campania, e copiosamente riversati in mare. Dalla mappatura degli spiaggiamenti è risultato che le correnti li hanno trasportati in più tratti costieri del Mar Tirreno Centrale fino a Piombino in Toscana, con picchi presso l'Isola di Ischia, sul litorale campano e su quello laziale.