L’esperto risponde

(Dr Maria Cristina Gambi, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli-Ischia)

Mortalità di gorgonie e madreporari (Astroides calycularis)

Innanzi tutto il fenomeno di mortalità  segnalato per le due specie di gorgonie (Eunicella cavolinii, gorgonia gialla;  e E. singularis, gorgonia bianca) è stato verificato e confermato sia per le Formiche di Vivara che per la parete di S. Angelo da Maria Cristina Gambi.

E’ molto probabile, come rilevato in altri anni (2002, 2003, 2005 e 2009,  vedi Gambi 2014) che il fenomeno di mortalità di queste specie coloniali che vivono sotto il termoclino stagionale, sia da imputarsi ad una anomalia termica. Il fenomeno si è manifestato in ritardo, rispetto ad altri anni in cui si è verificata una vera e propria “onda di calore” già ai primi di settembre, che ha fatto sprofondare il termoclino e/o ne ha prolungato gli effetti a profondità in cui vivono le gorgonie. Gli elevati valori estivi della temperatura ad Ischia, assieme a un ottobre particolarmente caldo che ha ritardato  il rompersi del termoclino stesso , può aver provocato lo stress che ha indotto la degenerazione dei tessuti di queste gorgonie. Tale fenomeno, mediato dalla temperatura, consiste nell’attacco dei tessuti della gorgonia da parte di un microorganismo patogeno, un batterio vibrione (Vibrio coralliilyticus), ma anche dall’alterazione della flora microbica presente nei tessuti delle gorgonie (Vezzulli et al., 2013) .

Anche il fenomeno di mortalità più limitata (circa il 20% delle colonie) di Astroides calycularis, in particolare lungo la parete di S. Angelo, è stata notata dai biologi marini di Villa Dohrn (Teixido N., Gambi M.C.) nel giugno 2017. Come per le gorgonie anche i fenomeni di moralità dei madreporari (più rari in Mediterraneo) è legata ad un’anomalia termica estiva (onda di calore). Mortalità di Astroides è stata rilevata ad Ischia una sola volta a fine estate del 2009 (Gambi et al. 2010).